Ho deciso. Cosa ho deciso? Di
liberarmi e liberare la mia raccolta di poesie, si intitola “Eyeliner” ed è
stata pubblicata nel 2010 da Bastogi. Mi sono preoccupato di mantenere tutti i
diritti della pubblicazione per poter fare delle mie poesie quello che cazzo
volevo. È arrivato, è arrivato il momento.
Quando?
Il 15 maggio, prima dell'inizio Salone 2013,
compirò un rito che verrà ripreso in un video, e che spero possa esorcizzare un
appuntamento in cui la parola, alla detenzione della forma-libro, aggiunge quella
della forma-Lingotto.
In cosa consiste?
Il libro “Eyeliner” verrà tagliato in 4 parti
eguali, la parte più bassa sarà sotterrata, la seconda buttata in acqua, la
terza bruciata e la quarta e ultima, la parte più alta, attaccata ad un
palloncino e fatta volare via.
Risposta a “perché lo fai (disperato ragazzo mio)?”
Il libro è fatto di materia, le nostre parole son fatte di
materia, materia-suono, materia-inchiostro, materia-carta. Le parole, e
soprattutto le parole poetiche, soffrono a starsene detenute nella forma libro,
devono ritornare, ritornare agli elementi, ritornare agli elementi che hanno
dato terra acqua fuoco e aria ai versi. Non si tratta di una distruzione del
libro, per altro anche volendolo sarebbe impossibile per la legge della
termodinamica, si tratta di una restituzione e una liberazione. La poesia non
ci appartiene, non ci è mai appartenuta, semplicemente ci siamo fatti attraversare.
Liberazione?
Liberazione materiale come vi dicevo, ma non solo.
Seguirà a questo rito una liberazione telematica. Il pdf della raccolta poetica
“Eyeliner” sarà disponibile a partire dal giorno stesso sul mio sito www.maxponte.com e sarà scaricabile
gratuitamente.
E il video?
Il video verrà pubblicato su You-Tube e inserito
nella descrizione di un rito che vorrei non fosse solo mio, ma di tanti altri
scrittori. Dopo questa azione ci sentiremo tutti più leggeri, pronti per
diventare conduttori di altri flussi poetici.
Ma il rito ha un nome?
Sì,
si chiama rito di LIBEZIONE, il neologismo sintetizza le parole
“liberazione” e “restituzione”, "libro" e "azione" (non escludiamo a
priori
tuttavia la “libagione” come diretta conseguenza).
Ho deciso. Ho già preso il mio libro e sto
prendendo le misure per tagliarlo in quattro parti eguali, mancano pochi giorni
alla libezione, meno male.Max Ponte